Gestione del rischio alluvionale: sanzione per lo Stato inadempiente

Condannata la Grecia in quanto, da un lato, non ha riesaminato e aggiornato i piani di gestione dei distretti idrografici entro il termine stabilito, e, dall’altro, è venuta meno ai suoi obblighi in quanto non ha riesaminato né, ove necessario, aggiornato i piani di gestione dei rischi di alluvioni

Gestione del rischio alluvionale: sanzione per lo Stato inadempiente

Europa intransigente con gli Stati nazionali in materia di gestione del rischio alluvionale. Esemplare la decisione (sentenza del 5 giugno 2025 della Corte di giustizia dell’Unione Europea) con cui i giudici hanno condannato, per la prima volta, la Grecia per non aver aggiornato i piani di gestione dei rischi di alluvioni relativi a ben quattordici distretti idrografici.
Nell’ambito dell’azione comunitaria in materia di acque, una direttiva dell’Unione Europea prevede che gli Stati membri debbano riesaminare e aggiornare i piani di gestione dei distretti idrografici. Inoltre, gli Stati membri sono tenuti a trasmettere copia dei piani di gestione e di tutti gli aggiornamenti alla Commissione Europea e agli altri Stati membri interessati entro tre mesi dopo la loro pubblicazione. La direttiva europea relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni prevede che gli Stati membri valutino i rischi di alluvioni e redigano mappe della pericolosità da alluvione e piani di gestione di tali rischi. Tali piani di gestione dei rischi di alluvioni sono riesaminati e aggiornati ogni sei anni.
Secondo la Commissione Europea, la Grecia non ha rispettato i termini per il riesame e l’aggiornamento dei piani di gestione dei suoi quattordici distretti idrografici e dei connessi piani di gestione dei rischi di alluvioni.
Questa valutazione è stata confermata dai giudici, i quali hanno condannato la Grecia in quanto, da un lato, non ha riesaminato e aggiornato i piani di gestione dei distretti idrografici entro il termine stabilito, e, dall’altro, è venuta meno ai suoi obblighi in quanto non ha riesaminato né, ove necessario, aggiornato i piani di gestione dei rischi di alluvioni.

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