Procreazione assistita: via libera al registro delle strutture

In ballo anche i dati relativi al singolo ciclo di trattamento eseguito dalle coppie, e ciò allo scopo di raggiungere gli elevati standard di qualità epidemiologica e la completezza delle informazioni analogamente a quanto avviene nei principali Paesi europei

Procreazione assistita: via libera al registro delle strutture

Procreazione assistita: via libera del ‘Garante per la privacy’ (parere del 27 marzo 2025) alle modifiche ipotizzate dal Ministero della Salute per il registro nazionale delle strutture autorizzate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistite.
Nel registro confluiranno ora anche i dati relativi al singolo ciclo di trattamento eseguito dalle coppie, e ciò allo scopo di raggiungere gli elevati standard di qualità epidemiologica e la completezza delle informazioni analogamente a quanto avviene nei principali Paesi europei.
Il testo del decreto tiene conto delle indicazioni fornite dal ‘Garante’ al Ministero della Salute e volte ad adeguare il provvedimento e il suo disciplinare tecnico al rinnovato quadro normativo in materia di protezione dei dati personali.
In particolare, le indicazioni del ‘Garante’ hanno riguardato in particolare: la verifica della necessità e proporzionalità dei trattamenti, la corretta indicazione della natura dei dati trattati, pseudonimizzati o anonimizzati, e l’indicazione dei loro tempi di conservazione.
Il Ministero della Salute ha anche trasmesso la valutazione d’impatto, svolta dall’‘Istituto Superiore di Sanità’, in cui sono indicati i rischi connessi al trattamento dei dati e le misure tecniche e organizzative predisposte per tutelare i diritti e le libertà fondamentali delle persone coinvolte.
Intatta, ovviamente, la finalità del registro, ossia censire le strutture operanti sul territorio nazionale e consentire la trasparenza e la pubblicità delle tecniche di procreazione medicalmente assistita adottate e dei risultati conseguiti.
A tale scopo, ovviamente, nel registro sono raccolti i soli dati indispensabili al perseguimento delle predette finalità, tra i quali i dati anonimi anche aggregati, relativi alle coppie che accedono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, agli embrioni formati ed ai nati a seguito delle medesime tecniche, nonché agli altri eventi indicati nel decreto, trattati per finalità statistiche o scientifiche.
Titolare del trattamento dei dati personali raccolti nel registro è l’‘Istituto Superiore di Sanità’.
Possono essere diffusi i soli dati anonimi, anche aggregati, e le modalità di raccolta e di conservazione dei dati nel registro, l’individuazione dei soggetti cui è consentito l’accesso alle informazioni e le relative modalità sono stabilite dall’‘Istituto Superiore di Sanità’ in accordo con il Ministero della Salute.
Da tener presente, poi, che il registro è funzionalmente collegato con altri registri europei e internazionali, ai fini dello scambio di dati anonimi anche aggregati, mediante l'utilizzo di strumenti elettronici.

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